Scuola, la protesta delle mamme si allarga e si costituisce in comitato

TERAMO – Le mamme teramane si costituiscono in un “comitato unico” e allargano la piattaforma della loro protesta a tutte le questioni legate alla scuola, dai rincari sui buoni pasto al trasporto scolastico e la sicurezza negli edifici scolastici della città. Non ci saranno portavoce ma sarà nominato un gruppo ristretto con il compito di coordinare i genitori nei plessi scolastici. La decisione è stata presa questa mattina all’unanimità dal comitato che si è riunito a seguito della protesta “dei passeggini” di giovedì scorso in piazza Orsini. Il comitato, che annuncia anche la redazione di un vero e proprio manifesto, sempre questa mattina ha scelto all’unanimità di non partecipare, con un collegamento esterno, al talk show “Ballarò” in onda martedì su Rai Tre, perché ritenuto “non opportuno in questa fase”. “Giudizio positivo”, intanto, viene espresso sull’apertura del sindaco Brucchi ad un nuovo incontro in programma la prossima settimana. Il giudizio però resta “severo” sulle modalità dell’iter che ha portato l’amministrazione a decidere il rincaro dei buoni pasto. “Le istituzioni – ribadisce ancora il comitato sostenuto dall’associazione dei consumatori Robin Hood- devono sentire prima e non a cose fatte i portatori d’interesse. Quest’aspetto diventerà un punto integrante del nostro manifesto”.

BRUCCHI: "NUOVA FASCIA VINCOLATA ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO" – Intanto, questa mattina il sindaco Brucchi ha ribadito che la delibera per l’inserimento di un’ulteriore fascia di reddito Isee a 17.600 euro, a cui sarà applicata un aumento di 30 centesimi anziché 80, è pronta e sarà approvata nei prossimi 10 giorni, ma solo dopo il nuovo confronto con il comitato delle mamme. La questione ancora tutta da verificare, è quella dell’introduzione della fascia già a partire da novembre o dal 2015. “La variabile su questo punto – ha aggiunto il primo cittadino – è l’approvazione del bilancio di previsione, se il governo concederà una proroga ai Comuni che non l’hanno ancora approvato allora si potrà partire subito, altrimenti bisognerà aspettare gennaio”. Proprio su questo punto, il capogruppo Pd, Gianguido D’Alberto, ha avanzato perplessità sulla copertura finanziaria dell’operazione visto che, al momento, non sarebbe possibile apportare modifiche alle tariffe collegate al bilancio di previsione visto che il termine per l’approvazione è rimasto fissato al 30 settembre. “Polemiche strumentali – taglia corto Brucchi – le risorse fino a dicembre, tra le 10 e le 20mila euro, ci sono e abbiamo individuato il capitolo di bilancio. Altri fondi si possono trovare continuando nella revisione della spesa che stiamo già portando avanti. Rassicuro anche sullo spuntino nelle scuole – chiude il primo cittadino – c’è e ci sarà anche nei prossimi mesi”.